politiche regionali in tema di Piano casa,
Sabato 11 giugno 2011 il Signor Zambetti assessore alla Casa della Regione Lombardia ha presentato il piano casa della Provincia di Milano; il dibattito si è svolto in Fieramilano in occasione di Eire (Expo Italia real estate), esposizione del settore immobiliare essenzialmente dedicata al privato. La casta politica si è fatta sistemare dei posti a tavola. iIn questa abbuffata, pagata da noi sussidiari cittadini.
Presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, l'assessore alla Pianificazione territoriale, Fabio Altitonante e il presidente di Aler Milanpoi pendsatreo, Loris Zaffra.
Nel merito delle politiche regionali in tema di Piano casa, si sono avute informazioni vaghe e confuse ben lontane dalla auspicata precisa chiara ed accessibile trasparenza; per quanto riguarda la situazione lombarda si è saputo del Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica) e dell’ accordo di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e diverse Regioni, fra cui la Lombardia, con fondi pubblici attivati per 740 milioni di euro (di cui 298 statali) e fondi privati per quasi 2 miliardi di euro, per la realizzazione di 15.200 alloggi, che se analizziamo risultano con una media di costo appartamento dai 170.000 ai 180.000 euro, il quale costo rapportato alle ultime statistiche da come risultato di costo al mq. costruito secondo i canoni più moderni, ecologici, controllati, antisismici, ecc. dai 250 ai 350 euro al mq ad opera finita, una valutazione sui i 25.000/35.000 massimo . Pertanto restano fuori 145.000 euro che andranno a finire da qualche parte.
La trasparenza manca e allora le belle parole tronfie di significati interpretabili secondo volere e potere, ma già traditi dalla storia stessa e della la sussidiarietà che questi personaggi propongono, intesa come una sorta di paternalismo assistenzialistico legato ad una superiorità di casta, lo stesso sistema che, in maniera disinvolta, pur essendo a conoscenza sin dal 1943 della terribile cancerosità dell’amianto ne ha riempito le case pur di sostenere un settore già condannato e oggi ancora tenta di nascondere la pericolosità stessa sia dei tetti in Eternit che dei muri in compositi contenenti amianto, questo con la connivenza di funzionari compiacenti disposti a negare le evidenze e di sindacati asserviti.
Per questi e per coloro che hanno fatto usare questi prodotti si dovrebbe ripristinare la pena di morte, di quella morte che hanno offerto e offrono pur di fare i propri interessi.
Pensate questi funzionari quanto ci costano in stipendi e extra auto di lusso bella vita. Poi pensate alla non trasparenza che da sola può farvi immaginare. Poi alla assoluta inutilità per la collettività anzi il danno per la salute stessa; e ancora pensate quale è la loro qualità di vita e confrontatela con la nostra, e riflettete.
SIAMO INDIGNATI