il Caffè vecchio.
PES MILANO
Sapere Aude!
COMUNICATO STAMPA, PES Milano- n° 2 crisi di ROMA - INDIGNATI. " Già nell’aria il vento porta la parola RESISTENZA! Correggete la rotta prima che sia troppo tardi!"
COMUNICATO STAMPA n° 2 crisi di ROMA.
Ieri
abbiamo sospeso la pubblicazione dei messaggi che ci giungevano,
troppi e “purtroppo” non coincidenti alla propaganda passata
attraverso i media attualmente dominanti in Italia.
In questo anche se breve periodo, abbiamo rivisto e cercato di fare autocritica.
Fortunatamente
abbiamo trovato molti riscontri positivi con la nostra analisi,
coincidente nei grandi media esteri indipendenti; in Italia pare che
solo le Monde sia passato in RAI, esponendo i nostri identici
interrogativi. Nulla di speciale, anche se ci fa piacere, ma è
soprattutto la conferma che esistiamo, siamo obbiettivi e che il nostro
pensiero, anche se in Italia è isolato, è libero e giusto non suddito
di interessi e potere.
Richiamiamo l’attenzione su alcuni punti della crisi.
- Le
manifestazioni dovrebbero esprimere l’ultima fase di una
partecipazione condivisa. Durate questa fase di partecipazione le parti
esprimono i propri dissensi, chi governa spiega le scelte e informa i
cittadini, corregge dove possibile e cerca nel possibile di
accontentare la volontà popolare.
Quando,
questa fase, non avviene si hanno tumulti e rivolte, poiché la parte
governate usa un sistema di sussidiarietà non trasparente, non
condivisa, decisamente assolutista.
Nei
fatti vediamo, partiti, sindacati (fatta qualche piccola eccezione di
segmento), distanti e diretti, non coinvolgenti, solo predisposti a
formare dei veri e propri muri nei confronti dei cittadini.
Il
popolo si sente richiamato a condividere scelte da lui non comprese,
pertanto non condivise, questo sempre in nome di una sussidiarietà non
trasparente e chiara.
Il risultato è evidente:
• l’ assenteismo alle elezioni,
che aumenta proporzionalmente con l’aumentare della cultura e
dell’istruzione; questo è il segnale che quando la gente, comprende
quanto sia ammalata la “nostra” democrazia parlamentare
rappresentativa, si rassegna e non va più a votare. Resta al voto solo
una piccola parte che lotta, il resto sono Bongo Bunga *
• la diminuzione delle nascite,
anche queste direttamente proporzionali all’aumento della capacità
intellettuale. Il non fare figli, in una società ormai ammalata, pare
la soluzione spontanea. D'altronde per fare un figlio e farlo viaggiare,
senza speranze concrete, in terza classe, o non potergli dare
l’occorrente, meglio non farlo. Chi prolifica sono sempre il Bongo
Bunga* e la classe superiore. (ndr) Questo, nel percorso
dell’evoluzione potrebbe anche “creare” una sottospecie.
• La violenza, quale unica possibilità di affermazione delle proprie ragioni, siano esse giuste che sbagliate (Ben si sà che solo i più forti, i più motivati, i più cattivi vincono.).
-
Chi governa, non per interesse, ma per comunione con la società, deve
dare libertà e spazio alla gente, non creando ostacoli, con muri di
parole, come è stato fin qui fatto. Deve creare accessibilità
comprendimento, facilitazione all’accesso delle informazioni,
semplificazione della giustizia, eliminare privilegi corporativisti,
proporre una Democrazia parlamentare partecipava, rendere la
sussidiarietà trasparente, di facile comprensione e condivisione.
Formare la gente a comprendere e partecipare. Un riformismo saggio e
costruttivo, condiviso con la gente e non diretto ad favorire
interessi di corporazioni o caste.
Oltre
a questo, si oppongono ad un possibile benessere, interessi che
riguardano la questione economica direttamente legata alla
distribuzione della pubblicità per i media.
Investimenti
notevoli che le aziende fanno e che nella nostra storia Italiana hanno
prodotto la nascita della TV privata, in alternativa alla RAI,
facendo quella ricchezza rappresentata dal Berlusconi.
(La
pubblicità, con l’induzione all’idea del benessere generalizzato
legato al consumismo , negato nei paesi comunisti, ha contribuito al
crollo di questi sistemi e alle grandi migrazioni verso l’occidente).
L’entrata
di Internet e dei siti WEB in questa enorme fascia economica, distrae
da questa fonte di guadagno enormi cifre, per ridistribuirle a “
nuvola” e ridistribuire il benessere verso una società partecipativa ,
ma soprattutto fa diminuire concretamente la disoccupazione creando
posti di lavoro per i giovani. Da questa fonte partecipativa nasce poi
la ricerca e la biodiversità di comunicazione che produce nuove strade e
scoperte utili al benessere generale.
Questo in sintesi.
-Il punto sono quei ragazzi di Roma, che inconsapevoli sono le vittime di giochi e interessi ben più ampi.-
Non pensiamo sia giusto esemplare le predestinate punizioni ed
esasperare ancor di più gli animi, ne tantomeno rovinare delle vite già
povere e umiliate.
La differenza con le legge speciale (Reale) del 1970 è il contesto storico.
In
quel periodo, giusto o no, la maggioranza delle persone lottava per la
Libertà la Democrazia contro una visione indotta del Comunismo chiuso e
costretto. La liberta intellettuale la capacita di evolversi sono
state l’approvazione di una legge speciale.
Oggi
quali motivazioni darete? Che la pubblicità è un business che non
volete condividere con molti altri? Che preferite un potere economico
che attribuisca ad una persona tutto il denaro e non lo distribuisca tra
la gente?
Perché è di questo che stiamo parlando!
Già nell’aria il vento porta la parola RESISTENZA! Correggete la rotta prima che sia troppo tardi!
Con amicizia socialista.
PES MILANO
Sapere Aude!
*
Bongo Bongo è il termine che all’inizio degli anni 70 viene definito, dai guru di internet, per identificare persone passive con capacita intellettuale obbligata, non partecipativi all’evoluzione della società , “quelli seduti davanti alla TV quale scatola magica” con la bocca spalancata, insomma come eravamo tutti quando uscì la prima radio. Questo è importante, poiché bisogna comprendere che vi sono momenti temporali diversi nell’evoluzione umana. Vi sono persone allo stato mentale primitivo e uomini allo stato mentale evoluto. Il potere deve comprendere questo, e non incorrere più negli errori già fatti con il fascismo, il quale identificava solo un grande gruppo di persone, reprimendo qualsiasi istanza di altri gruppi di pensiero.
Bongo Bongo è il termine che all’inizio degli anni 70 viene definito, dai guru di internet, per identificare persone passive con capacita intellettuale obbligata, non partecipativi all’evoluzione della società , “quelli seduti davanti alla TV quale scatola magica” con la bocca spalancata, insomma come eravamo tutti quando uscì la prima radio. Questo è importante, poiché bisogna comprendere che vi sono momenti temporali diversi nell’evoluzione umana. Vi sono persone allo stato mentale primitivo e uomini allo stato mentale evoluto. Il potere deve comprendere questo, e non incorrere più negli errori già fatti con il fascismo, il quale identificava solo un grande gruppo di persone, reprimendo qualsiasi istanza di altri gruppi di pensiero.
Bunga Bunga,
ben lo conosciamo tutti, di indubbio piacere e interesse. Inutile
farne un’analisi poiché da sempre, chi domina, ne comprende la valenza
sulle masse e tenta di controllarlo. Pertanto non si assolve il
Berlusconi ma non si assolve nemmeno la controparte. Il sesso e ancora
una delle incognite della vita e per tanti e paragonabile ad altri
desideri e piaceri.
Bongo Bunga è l’insieme delle due cose.